Troppo spesso le attività di partecipazione ad un bando oppure la ricerca di fondi attraverso gli strumenti pubblici per l’acquisizione di finanziamenti agevolati, crediti d’imposta, contributi a fondo perduto sono di natura occasionale ed estemporanea e non vengono inserite in una vera e propria strategia finanziaria. La massimizzazione del valore dell’impresa è data sempre dal collegamento tra tre attività fondamentali:
• Politica di investimento: investire in progetti con un rendimento atteso superiore alla soglia minima di rendimento accettabile
• Politica di finanziamento: scegliere una struttura finanziaria che massimizzi il valore dei progetti intrapresi e che sia in linea con il tipo di investimenti da finanziare
• Politica dei dividendi: qualora non vi siano opportunità di investimento in grado di generare un rendimento superiore alla soglia minima, restituire il denaro ai proprietari
All’interno delle politiche di finanziamento è necessario che si inseriscano altre modalità di acquisizione del capitale quali quelle relative alla finanza agevolata.
Nella nostra ventennale esperienza nella consulenza nel settore dello shipping, abbiamo sempre adottato un approccio e un metodo ben preciso cercando di attivare una cultura nell’utilizzo di questi strumenti. In particolare, è necessario attivare un monitoraggio continuo delle opportunità esistenti.
Ovviamente intendiamo le opportunità per la nostra impresa. Il lavoro da svolgere è quello di analizzare gli investimenti aziendali che l’impresa intende portare avanti attraverso una programmazione degli investimenti e le modalità di copertura di questi investimenti. Tra queste modalità di copertura devono essere inserite sia le fonti tradizionali sia gli strumenti di finanza agevolata. Il monitoraggio a cui si accennava permette anche di avere una conoscenza della tipologia di strumento, del suo funzionamento in termini di vantaggi per l’impresa e anche la tempistica di questa opportunità. Nel nostro Paese spesso le imprese non hanno alcun tipo di informazione su questi strumenti, o addirittura si pensa che siano appannaggio di pochi fortunati o raccomandati. Non è assolutamente così ed è proprio attraverso questo blog che cercheremo di spiegare come creare una struttura per essere preparati a cogliere queste opportunità.
E’ necessario che questi strumenti siano inglobati e sistematizzati all’interno dei consueti meccanismi di budgeting all’interno di un piano industriale.
Nel mio libro “La finanza agevolata nello shipping” ho appunto trattato le modalità attraverso le quali fare ciò e anche i cinque errori più comuni. Questi errori sono tipici delle imprese che si trovano a partecipare ad un bando per puro caso, perché ne sono venute a conoscenza grazie ad un’informazione di un professionista oppure di una persona all’interno della stessa impresa. I cinque errori più comuni sono:
- Adattarsi al bando
- Scegliere un bando sottodimensionato
- Avere poco tempo a disposizione
- Non comunicare le proprie intenzioni ai reparti interessati
- Redigere la documentazione in modo approssimativo
L’impresa deve sempre tenere conto delle possibilità offerte dalla finanza agevolata e prepararsi a cogliere le enormi opportunità che ne derivano e che possono davvero fare la differenza in termini di risorse risparmiate anche rispetto alla concorrenza che magari non è a conoscenza di queste informazioni. Abbiamo a questo proposito anche ideato delle modalità di raccordo tra queste diverse informazioni attraverso dei software con appositi alert di monitoraggio targetizzati sull’impresa e agganciati alla pianificazione finanziaria.
“Nel mondo della finanza più della materia prima contano le decisioni che si prendono” – Alessandro Pasti
