Nel corso di questi venti anni di consulenza accanto alle imprese mi sono reso conto che gran parte delle opportunità di finanza agevolata esistenti e assolutamente alla portata delle imprese, spesso non vengono colte per vari motivi e questo lo si vede chiaramente dall’enorme quantità di fondi che rimangono non spesi e che spesso rischiano di tornare indietro.
I motivi sono legati alla mancanza di informazione sugli strumenti esistenti, all’assenza di una strategia agevolativa legata alla normale pianificazione finanziaria e al piano industriale. Infine, spesso l’impresa non crede alla possibilità di accedere a queste risorse perché pensa erroneamente che gli strumenti siano diretti ai soliti raccomandati o qualcosa di questo genere.
Nel corso di questi anni abbiamo utilizzato un metodo ben preciso che è quello spiegato nei minimi particolari nel mio libro “La finanza agevolata nello shipping” che ci ha portato ad avere ottimi risultati nell’ottenimento di centinaia di milioni di euro di fondi per le imprese nostre clienti.
Nel corso di questo blog settimanale cercherò di spiegare come risolvere questi dubbi e criticità in modo che sia assolutamente fattibile riuscire ad ottenere le risorse che ti spettano.
Per tutta una serie di motivi è necessario anche un mindset ben preciso per riuscire ad avere la volontà di sfruttare queste opportunità che possono assolutamente fare la differenza rispetto alle difficoltà del mercato soprattutto in tempi molto complessi come quello che stiano vivendo.
Partiamo proprio da quest’ultimo punto per capire come modificare il proprio mindset rispetto all’utilizzo di questi strumenti. Analizziamo qui di seguito quindi quali sono i paradigmi che devono essere modificati e che sono spesso presenti nelle imprese e che non consentono di avere la mente pronta a mettere in campo tutte le energie per portare questi fondi a casa.
1. Non credo di poter ottenere questi fondi perché vanno sempre ai soliti raccomandati o qualcosa di simile. E’ a mio parere un paradigma sbagliato che deriva un po’ dal pensiero tutto italiano che chi ottiene qualcosa è perché è stato fortunato, raccomandato, o che comunque ci sia sempre qualcosa sotto di oscuro. Spesso è anche una comoda scusa da accampare nei confronti di chi ha ottenuto i fondi. Nella mia esperienza non ho mai avuto conoscenza di situazioni dove ci fossero favoritismi o clientelismi e tutto si è sempre svolto nella massima correttezza e trasparenza. Inoltre, abbiamo sempre ottenuto risultati con la preparazione, conoscenza, competenza, duro lavoro e mai con scorciatoie o altro di questo genere. Per cui se siamo riusciti noi è sicuramente alla portata di chiunque vi si voglia dedicare in modo adeguato e professionale. Spesso è necessario un minimo di sforzo sopratutto per chi non è del mestiere per tenersi informato e per entrare in alcuni argomenti di non facilissima comprensione ma questo non significa che non sia fattibile.
2. È troppo complicato. Non non so da dove iniziare ad impostare queste pratiche. Come tutte le cose che si conoscono poco all’inizio c’è una certa difficoltà tenuto conto della curva di apprendimento che vale anche in questo caso come in gran parte delle materie nuove alle quali ci approcciamo. Su questo punto è necessario prima di tutto analizzare la situazione di partenza della propria impresa in modo da ricercare non tutti gli strumenti esistenti, o un qualsiasi strumento agevolativo a caso, ma esclusivamente quelli in target. A mio parere l’imprenditore non deve sapere tutto di tutti gli argomenti ma deve avere un minimo di conoscenza in modo da saper trattare con i vari professionisti in modo adeguato conoscendo magari solo il 20% della materia. La conoscenza di questo 20% consente di dialogare ad esempio con il professionista/consulente della finanza agevolata anche senza divenire un esperto della materia. È proprio attraverso il libro, questo blog, le altre risorse del sito che intendiamo fornire una conoscenza base per potersi districare nella materia. Inoltre, l’informazione consente di prendere le decisioni più corrette e ovviamente di evitare possibili fregature. La comprensione di base di questo mondo consente di piano piano avvicinarsi e di non avere timore di concetti poco familiari.
3. Non ho tempo. L’imprenditore è sempre molto occupato su questo non ci sono dubbi ma a mio parere essere informati su questioni che possono portare in azienda un’enormità di importanti risorse è assolutamente fondamentale. Quindi meglio tagliare magari altre attività che magari non portano gli stessi risultati o comunque riuscire ad organizzare al meglio i processi di delega/controllo per liberare tempo da dedicare a questa attività
4. Mi hanno detto che è impossibile accedere per vari motivi. Quando si hanno delle informazioni è sempre meglio prima capire da dove arrivano. Se dall’amico, da qualcuno che non è all’interno del settore oppure ha sentito anche lui stesso delle voci sulla questione. In una materia così importante per l’impresa è sempre meglio che le informazioni provengano da un esperto che abbia anche un’esperienza diretta nel settore. E’ un po’ come chiedere notizie sugli investimenti a chi è sempre in bolletta e non ha mai raggiunto alcun risultato nel settore della libertà finanziaria…
5. Ho timore a delegare a qualcuno la finanza agevolata. Nel libro abbiamo delineato i principi base per la scelta del professionista che possa affiancare l’impresa nelle varie fasi che portano all’ottenimento del contributo. Come in altri settori ove esistono dei professionisti è necessario “misurare” la serietà e la competenza del professionista e ci sono sicuramente delle modalità per farlo. Inoltre, anche in merito ai costi gran parte del lavoro viene remunerato a fee in base all’ottenimento del contributo. Meglio correre qualche rischio calcolato oppure rinunciare totalmente a queste risorse?
Questi sono principali errori di mindset che in qualche modo è necessario riprogrammare per riuscire ad ottenere dei risultati svolgendo delle importanti attività che possono davvero fare la differenza per la nostra impresa!
